Sindrome dell’intestino irritabile

Circa il 10% della popolazione, in particolare quella femminile soffre di questo disturbo funzionale. Protagonisti di questo disturbo sono dolore addominale e alterazione dell’alvo, in assenza di patologia organica o lesione anatomica.
Il dolore addominale si associa spesso a disfunzione intestinale ( diarrea o stipsi) e nella maggior parte dei casi accompagnati da stanchezza, emicrania, affaticamento, nausea, vomito e in alcune situazioni fibromialgia.
Tra le molteplici cause ci sono fattori psicologici, sociali e biologici (predisposizione individuale, alterazione della motilità , sensibilità dei visceri, flora batterica ed infezioni).

La situazione si complica in casi di intolleranze e allergie alimentari, uso cronico di farmaci e stress.
La diagnosi si basa sull’esclusione di altre patologie e sulla classificazione sintomatologica.

Approccio terapeutico su 3 livelli:

  • dieta a ridotto contenuto di FODMAP
  • supporto psicologico ( laddove necessario)
  • uso di farmaci e/ o integratori.

Un ulteriore supporto è rappresentato da tecniche di rilassamento, attività sportiva e training autogeno.

Per un punto di vista più approfondito è consigliato rivolgersi a un nutrizionista e un gastroenterologo.

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