L’alimentazione è una cosa seria.
Il 6 maggio di ogni anno ricorre il NO DIET DAY e, personalmente ma anche professionalmente parlando, mi trovo poco d’accordo nel celebrare questo giorno.
Viene inteso come una giornata libera da restrizioni alimentari o anche come quel giorno in cui ci si libera dall’ossessione della bilancia.
Se parliamo del diritto di ciascuno di essere più o meno magro/grasso, senza dover seguire i canoni di bellezza dettati da mode e convinzioni, la mia posizione è chiaramente schierata dalla parte della salute.
In particolar modo raccomando sempre di adottare uno stile di vita che permetta al proprio corpo di mantenersi sano, a prescindere da pesi e misure.
Nel momento in cui si celebra una giornata dove si bandisce la dieta e si abbracciano le calorie facendo passare il messaggio che la dieta non sazi a sufficienza, mi trovo a pensare che forse non c’è abbastanza comunicazione e informazione su cosa effettivamente significa la parola DIETA.
In un mio precedente articolo ho già parlato di come la parola dieta, che significa “modo di vivere”, venga associata a restrizioni, privazioni e quantità ridotte di cibo o gusto zero.
Un’alimentazione sana è varia, è gustosa, è creativa e serve a far funzionare in modo corretto tutti gli organi vitali. Ecco perchè la dieta, intesa come ossessione dalla bilancia, dallo specchio e dai vestiti, va considerata nel suo essere uno strumento che permette di mantenere uno stile di vita proiettato al benessere e non alla bellezza esteriore.
Sarebbe utile inserire nel calendario un Life Style Day: il giorno in cui invece di pensare alla bilancia e alle taglie, si prova a mangiare sano e assaporare il gusto di sentirsi bene fino ad adottare questa abitudine come un “modo di vivere”, ovvero una dieta.