Dieta mediterranea: dieta o stile di vita?

Abbiamo tutti sentito parlare di Dieta Mediterranea,  e alcuni di noi hanno seguito o seguono questo tipo di alimentazione nella loro vita, ma in questo caso è corretto parlare di “dieta”?

Il termine dieta è in realtà improprio poiché , più che di un vero e proprio programma dietetico, si tratta di uno stile alimentare fatto di regole e di abitudini ispirate alla tradizione mediterranea.
Parliamo quindi di un modello nutrizionale ispirato alla tipica alimentazione della popolazione italiana e greca. La scelta di questa area geografica e di questo periodo storico si basa su alcune evidenze scientifiche ed epidemiologiche che scopriremo più avanti.

Facciamo un piccolo excursus sulla nascita di questo stile di vita.

Negli anni ’50 del secolo scorso, Ancel Keys, un nutrizionista americano, si accorse che le popolazioni del bacino mediterraneo erano meno suscettibili ad alcune patologie rispetto agli statunitensi.

Da questa osservazione nacque l’ipotesi che la dieta mediterranea fosse in grado di aumentare la longevità di chi la seguiva.


Lo stesso studioso, tornato in patria, proseguì per anni tali ricerche, che culminarono nella stesura del libro Eat well and stay well, the Mediterranean way”.

L’ipotesi di Keys fu confermata e la dieta meditteranea fu proposta al mondo intero come il regime alimentare ideale per ridurre l’incidenza delle cosiddette “malattie del benessere”
A partire dagli anni ’70 si cercò pertanto di diffondere le abitudini alimentari tipiche della dieta mediterranea. Cereali, verdure, frutta, pesce ed olio di oliva furono proposti come alternativa ad una dieta troppo ricca di grassi,proteine e zuccheri.Per riassumere tutti i princìpi della dieta mediterranea e avere un forte impatto sulla popolazione fu proposta negli anni ’90 una semplice PIRAMIDE ALIMENTARE che mostrava a distribuzione in frequenza e quantità degli alimenti nell’arco della giornata. In particolare alla sua base si trovavano gli alimenti da consumare più volte al giorno mentre all’apice venivano riportati i cibi da limitare.

Nel corso degli anni questo tipo di modello alimentare è stato “rivisitato”, portando ad una scarsa aderenza della popolazione a rispettare i dettami imposti dalla dieta mediterranea.

Perché nonostante il passare degli anni questo modello alimentare continua ad essere proposto?

La Dieta Mediterranea è raccomandata in quanto basata su alcune caratteristiche principali:

  • Assicura un apporto adeguato di macro e micronutrienti;
  • E’ basata su cibi naturali, poco elaborati;
  • Riduce il rischio per le “malattie del benessere”, cioè  patologie come ildiabete di tipo II, l’obesità ,   problemi di natura cardiovascolare, legate allo stile alimentare squilibrato tipico dei Paesi occidentali. Quindi riduce quella che viene definita SINDROME METABOLICA.

Questo insieme di abitudini consiste principalmente nel consumo abbondante, rispetto agli altri alimenti, di:

  • pane e pasta;
  • verdure e insalate;
  • legumi;
  • frutta;
  • frutta secca.

Le caratteristiche di questa dieta prevedono un consumo moderato di pesce, carne bianca, latticini e uova. Il consumo di carne rossa e vino è limitato rispetto alle diete di altre zone del mondo.

  1. L’olio d’oliva

Per garantire l’apporto di grassi, tra i popoli del Mediterraneo è diffuso il consumo di olio d’oliva, che contiene grassi di qualità superiore, meno nocivi di quelli animali, anzi salutari per l’organismo.

Alcuni princìpi della dieta mediterranea rappresentavano e rappresentano tuttora la miglior difesa contro malattie come aterosclerosi,ipertensione ed ictus.
La dieta a base di pane,  pasta (meglio se integrali), verdure, pesce, olio di oliva e frutta, fornisce proteine, lipidi e zuccheri ad alto valore nutritivo, a basso contenuto di colesterolo, lipidi saturi e zuccheri semplici; è ricca di vitamine, sali minerali e fibre non digeribili.
Frutta, verdura e cibi integrali proprio perché estremamente ricchi di antiossidanti svolgono un’azione protettiva contro malattie cardiovascolari ed alcune forme di cancro.

Il termine dieta deriva dal greco “diaita”, che letteralmente non ha il significato di regime restrittivo o limitante, a cui erroneamente si pensa: significa piuttosto stile di vita,  definizione che comprende quindi altri aspetti oltre alla semplice alimentazione.

La dieta mediterranea riflette perfettamente questo concetto poiché è il risultato di “pratiche, rappresentazioni, conoscenze, abilità, saperi e spazi culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi  tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso intorno al mangiare” (UNESCO). 

La Dieta mediterranea rappresenta anche un patrimonio storico e culturale di grande rilievo e si propone come simbolo di una cucina la cui semplicità, fantasia e sapori sono apprezzati in tutto il mondo.
I piatti tipici della dieta mediterranea rappresentano dunque un’eccellenza gastronomica e nutrizionale di prim’ordine. La breve cottura esalta i profumi ed i sapori di tutti gli ingredienti, ognuno dei quali esprime decise proprietà nutritive e protettive.

Dott.ssa Sabrina Canichella

Biologa Nutrizionista

Bibliografia

  • Law KK, et  -al- Mediterranean –Style Diet is associated with reduced blood pressure variability and subsequent stroke risk in patients with coronary artery disease.
  • Keys A. – Mediterranean diet and public health personal reflections. American Journal of Clinical Nutrition,
  • ^ UNESCO Culture Sector – Intangible Heritage – 2003 Convention :
  •  H. Malmros, The relation of nutrition to health; a statistical study of the effect of the war-time on arteriosclerosis, cardiosclerosis, tuberculosis and diabetes., in Acta Med Scand Suppl,
  • SINU – Società italiana di Nutrizione umana- LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana IV Revisione

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